La linea di coltelli Miyabi, prodotta dall’azienda nippo/tedesca Zwilling, è caratterizzata dalla particolarità degli acciai utilizzati per la sua realizzazione. Le lame sono assemblate utilizzando tre diversi tipi di metalli, ognuno caratterizzato da una diversa durezza misurabile attraverso la scala Rockwell (da 57 a 63): lo strato centrale è in GS2 e i carburi distribuiti uniformemente su tutta la superficie gli conferiscono proprietà di mantenimento dell’affilatura e di precisione chirurgica. Un’altra conseguenza del metodo di produzione di questi coltelli è l’estrema affilatura, ottenibile sfruttando le proprietà dei materiali, l’antica tecnica artigianale Honbazuke, cioè “vero bordo tagliente”, e l’angolo di taglio della lama tra i 9.5° e i 12°.
Ma che origine hanno questi coltelli giapponesi? Essi vengono creati a Seki, in Giappone, da quelli che una volta erano definiti mastri spadai. Durante uno dei tentativi di ammodernamento di questo Paese venne reso illegale l’utilizzo delle spade Katane da loro realizzate; gli spadai furono quindi costretti ad adattarsi alla creazione di una nuova tipologia di lame, questa volta dedicate alla cucina. Ancora oggi per la realizzazione dei coltelli Miyabi vengono utilizzate tecniche più antiche e artigianali quali la lavorazione a mano e la già precedentemente nominata Honbazuke unite a processi moderni e altamente specializzati.